Questo mese, per la rubrica, "consigli per gli acquisti", mi permetto di darvi un'altro consiglio librario.
Di Klaus Werner-Lobo, il tomo si intitola "Il libro che le multinazionali non ti farebbero mai leggere".
In una sorta di riedizione aggiornata del celeberrimo (e da me, pluricitato anche su queste pagine elettroniche) "No Logo" di N.Klein, il libro del bravo giornalista tedesco affronta ancora una volta l'irrisolto problema dello sfruttamento, da parte delle multinazionali e delle lobby dell'industria mondiale, di materie prime e forza lavoro, in cambio di un massimo profitto e bassi costi di produzione.
Se per alcuni digerire il saggio della Klein, assai complesso anche nell'uso della terminologia interna ad esso, è stato difficile; l'approccio che Werner-Lobo usa per descriverci le vicissitudini di colossi come Bayer, Siemens etc. è molto più "user friendly", i termini tecnici sono sapientemente spiegati e la narrazione è semplificata anche nella sintassi, perchè risulti facile e scorrevole per tutti.
Le schede poi, a fondo libro, con una sorta di riassunto delle "malefatte" di ogni brand, sono ben fatte e molto chiare.
Inoltre, Werner-Lobo introduce concetti interessanti di economia di mercato, rendendoli accessibili a tutti e ne da, dal suo punto di vista, possibile soluzione.
"Il libro che le multinazionali non ti farebbero mai leggere", è una valida alternativa per chi, di fronte a saggi più impegnativi, vuole una lettura semplificata di argomenti normalmente complessi e noiosi, qui affrontati con il dono della sintesi e un tono amichevole che abbatte la barriera lettore/scrittore-giornalista, mettendo chi legge subito sullo stesso piano di chi da le fonti.
Molto consigliato a chi, non sapendo nulla di geopolitica, economia e del branding, vuole inframezzare il solito best seller da "comodino del letto", a qualcosa di diverso, utile per approfondire la conoscenza dei meccanismi che muovono il mercato delle grandi marche dell'industria che fanno parte tutti i giorni della nostra vita.
Magari potrà anche aiutarvi ad avere un approccio più consapevole di fronte al prossimo paio di scarpe o al vostro prossimo telefono cellulare.
giovedì 1 ottobre 2009
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