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martedì 17 marzo 2009

Gli imprenditori "illuminati".

Imprenditori "illuminati".
Così in campagna elettorale il PD chiamava alcuni dei suoi candidati che "differivano" dall'esercito di squali senza scrupoli che militano nel PDL.
Ma ne esistono davvero o appena gli interessi personali entrano in conflitto con le istanze dei lavoratori, anche questi ultimi, gettano la maschera?
Diego Della Valle, pur non essendo di fatto un nome nella rosa dei candidati del PD, rimaneva, fino a pochi giorni fa, come uno degli "eletti" che fuori dal coro dei poteri forti e della Confindustria, tradiva un "lato umano" nei confronti dei suoi lavoratori e con alcuni bonus economici e ripetuti attacchi a Berlusconi, pareva essere una delle poche mosche bianche dell'imprenditoria italiana.
Spiace vedere che la realtà dei fatti è ben diversa, e che anche il titolare di Tods, tradisce l'insofferenza tipicamente padronale nei confronti del sindacato, quando quest'ultimo si fa portatore di critiche all'operato aziendale.
Così un delegato Filtea CGIL, Guerriero Rossi, è stato licenziato per aver scritto una lettera aperta all'azienda, dopo che in un'assemblea pubblica del 17 febbraio, gli era stata negata la parola.
Motivo?
Le parole "lesive" di Rossi nei confronti dell'azienda, che "pregiudicano irreparabilmente il vincolo fiduciario tra lavoratore ed imprenditore, non consentendo la prosecuzione del rapporto, neppure in via provvisoria".
Fatto grave, che a detta dei delegati sindacali dell'azienda, è solo il culmine di una situazione ambigua ormai perpetrata da tempo in Tods, dove anche grazie ai bonus "elargiti" (116 euro, promessi ai suoi 1700 lavoratori, ma poi di fatto, pare, mai arrivati) a titolo "personale" (cioè senza contrattazione sindacale), il sindacato viene di fatto "destituito" dal suo ruolo vero, quello di garante e strumento di contrattazione.
Se si tagliano fuori i sindacati si ottiene ne più ne meno quello che il governo Berlusconi, la Confindustria e l'imprenditoria, vogliono, cioè la destrutturazione del mercato del lavoro e delle forze sindacali che vengono escluse da tutti i processi di contatto tra aziende e lavoratori.
Un processo teso a favorire solo gli interessi privati delle aziende, libere di "contrattare" al suo interno modalità diverse di rapporto tra loro e i propri lavoratori, che passano da categoria, da segmento lavorativo unitario, a semplice manodopera individuale o aziendale, strumento inerte delle aziende, soggetto a tutti i cambiamenti del mercato.
Una "deregulation" a tutti gli effetti, in cui i diritti acquisiti in decenni di lotte vengono cancellati.
Il signor Della Valle, ecumenico nel dispensare aiuti ai suoi "fedeli/sudditi", fa però di loro cosa meglio crede, ma non accetta contrasti evidentemente e ciò è molto grave, riportando il mercato del lavoro agli anni 50, al padronato, al caporalato, ad un rapporto tra dipendente e datore di lavoro, servile, non organizzato, dove si esalta la contrattazione individuale del proprio lavoro a dsicapito di quello degli altri, in una sorta di "mercato concorrente", tra lavoratori della solita categoria e ambito industriale.
Non è casuale che sia stato colpito proprio un sindacalista e proprio un delegato CGIL, sindacato da sempre "mal visto" in Tods, per un atteggiamento incalzante su alcune falle contrattuali, come quella del "secondo livello", un contratto integrativo che Della Valle si è sempre rifiutato di discutere, sia con CGIL che con RSU.
Dispiace vedere che in un momento di crisi, sopratutto per il settore calzaturiero, le soluzioni siano sempre unilaterali e sempre a discapito dei lavoratori, rifiutando la collaborazione della base sindacale e rifiutando la possibilità di ricerca di soluzioni alle problematiche lavorative in divenire, in modo ampio, collaborativo.
Anche per gli "illuminati" evidentemente, in fondo, il lavoratore rimane un semplice subordinato, a cui si da una pacca sulla spalla se diligentemente lavora, di cui disporre a piacimento, da cui, non ci si aspettano parole, pensieri in contrasto con le politiche aziendali, del "padrone".
Il metodo del bastone e della carota.

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