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lunedì 9 marzo 2009

Chi è senza peccato...

Lunedì, settembre 15, 2008



Abdul Guibre


GIOVANE UCCISO A MILANO, CHIESTA LA CONVALIDA DEI FERMI
MILANO - Il Pm di Milano Roberta Brera ha chiesto la convalida dei fermi di Fausto e Daniele Cristofoli, padre e figlio accusati di concorso nell'omicidio di Abdul Guibre, il ragazzo di 19 anni colpito a sprangate a Milano e morto dopo alcune ore in ospedale. La contestazione formulata dalla Procura è di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Ieri sera i due indagati erano stati interrogati fino a tardi dal Pm e, assistiti dall'avvocato Elisabetta Radici, hanno ammesso il pestaggio e si sono giustificati spiegando di essere stati vittima di un furto di alcune confezioni di biscotti e, credevano, anche di parte dell'incasso del loro bar. Il figlio é parso agli inquirenti particolarmente 'stravolto' per quanto accaduto. Sarà ora l'autopsia a stabilire come sia morto esattamente il giovane, definendo in particolare quanti colpi, in quali parti del corpo, e con quali oggetti li abbia subiti. Sicuramente almeno un colpo ha raggiunto la testa. 'E' un fatto gravissimo indipendentemente da chi sia la vittima e chi siano gli aggressori' commentano dalla Procura. Con tutta probabilità, i due fermati saranno interrogati tra domani e dopodomani dal Gip.



Da quella Milano 'da bere', quanto tempo è passato...
Oggi forse non conviene 'bere' e quindi fermarsi ad un chiosco, con gli amici, per ristorarsi e placare magari la sete.
Non conviene se tu e tuoi amici siete un gruppo multietnico e magari vi vestite secondo lo street style hip hop.
Qualcuno potrebbe pensare che uscendo dal suo negozio, visto che siete neri, e vestiti a quel modo la...beh...volete che non abbiate rubato qualcosa?
Sicuramente si.
Magari un preziosissimo pacco di biscotti.
Chissà, magari erano pure al cioccolato.
Ironia della sorte.
Ecco un buon motivo per inseguirvi, ripetutamente, e colpirvi a sprangate con il bastone della saracinesca...
Ma no, non si tratta di razzismo.
'Avrei fatto lo stesso con un ragazzo di un altro colore', dice il figlio del proprietario del chiosco, probabilmente, l'assassino.
Credo che questa frase si commenti inquietantemente da sola.
Quindi ne dovrei dedurre due cose; o ci si trova di fronte ad una persona con seri problemi mentali, o di gestione della rabbia, che appena vede un bambino che gli porta un pacchetto di patatine fuori dal negozio lo rincorre e lo prende a sprangate, oppure che chi ci sta di fronte, influenzato dall'ignoranza, dal clima di tensione e paura che tg,quotidiani e ministri, ogni giorno ci urlano, abbia, perso la testa dando sfogo ai suoi istinti più bassi.
Probabilmente i due gestori del chiosco erano davvero razzisti, o magari no.
Non è questo il punto.
Il punto è che oggi in Italia si è perso quel freno inibitorio che fino a qualche tempo fa, non solo la giustizia, ma anche la società ci 'imponeva'.
Nessun limite, si possono bruciare i campi rom, si possono aggredire due ragazzi, solo perchè sono rumeni, si può uccidere un coetaneo perchè 'con il codino' e forse 'di tendenze di sinistra', si può riempire di botte un ragazzo perchè è 'un finocchio'.
Oggi ci si sente autorizzati a fare tutto questo, senza pensare che, forse, 'il nemico', il diverso, il nero, lo zingaro, il rumeno, lo straniero, hanno una vita, una famiglia, dei figli, degli amici.
Come noi, magari.
Dobbiamo sfogare le nostre paure.
Domandiamoci tutti perchè, perchè 'dobbiamo' avere paura.
A quanti di noi hanno rubato in casa, quanti di noi hanno avuto problemi con 'lo straniero'.
Forse non tutti sanno che alla fine dell'800, a Roma, c'erano 1200 circa, omicidi all'anno e ora in tutta Italia non arrivano a 800, se cerchiamo poi quelli commessi solo da stranieri, la cifra scende vertiginosamente.
Vedrete anche che dal 1991, anno della prima vera ondata di immigrati in Italia, ad oggi, gli omicidi, sono addirittura diminuiti.
Eppure ci sono qualche milione di persone, immigrate, in più.
Sono addirittura di più i morti sul lavoro, dei morti per omicidio.
Ma noi abbiamo paura, tanta paura.
Dagli allo straniero, dagli al nero, al diverso!
Perchè non so che fare, perchè non so con chi prendermela.
Ecco che allora gli inviti dei ministri come Maroni, dei sindaci 'sceriffo' come Alemanno, degli assessori illuminati come Cioni a Firenze, che invece di occuparsi delle buche, si occupa di zingari ai semafori, ci sembrano la priorità...
Io non sono razzista però...
Però una bastonata, un calcio, o un pugno nel mucchio, ce lo tireremmo volentieri tutti.
L'importante è essere in maggioranza però.
Magari 13 contro uno.
Con la maggioranza e grazie alla maggioranza (se armata meglio) si sono digerite le epurazioni, i prigionieri politici, i morti assassinati, le leggi razziali, i lager e i gulag.
In Italia lo sappiamo bene, mascelle volitive, sorrisi, pulizia e spranghe ci hanno sempre convinto.
Peccato ci abbiano impedito di vedere altri problemi, forse veri sul serio quelli.
Tipo la disoccupazione, i contratti e i salari di lavoro, il nepostismo, le associazioni mafiose, le caste politiche, le leggi 'ad personam', i conflitti di interessi, le scalate bancarie, le bancarotte..
Le vere grandi diversità.
Tra chi prende 1000 euro al mese e chi candidamente dopo aver evaso qualche milione di euro di tasse, ci dice, 'mica lo sapevo'.
Di quelli che ci piace citare come i migliori in qualcosa tra l'orgoglio italiano di tutti (boia chi molla, vero Buffon?), ma che hanno la residenza a Monaco, in Liechtestein, o magari i conti bancari in Svizzera.
Forse sono loro gli stranieri.
Perchè estranei a tutte le cose, e i problemi del comuni mortali, della gente 'normale'.
Che si prende a sprangate, che prende a sprangate un ragazzo di 19 anni, che potrebbe (un luogo comune ogni tanto concedetemelo) essere il figlio di uno dei due aggressori.
Per un pacchetto (ad ora nemmeno trovato) di biscotti.
Maledetti biscotti, ma che ci metteranno dentro...

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