Scrivere oggi non è facile.
Prima di tutto perchè è davvero difficile concentrarsi su qualcosa e dare un senso all'articolo vista la mole enorme di notizie che circolano e si rincorrono in questi giorni, frenetiche.
Al centro sempre lui, l'unico protagonista vero dell'Italia degli ultimi 15 anni, l'unico vero personaggio sotto la luce dell'occhio di bue, l'unico in scena sul palcoscenico della politica italiana della seconda Repubblica.
Silvio Berlusconi è l'Italia.
E' il presidente del consiglio, il principale leader della "destra" italiana, ma è anche l'unico che ha il potere di fare anche opposizione.
Infatti, nel nulla opposto a lui, tra le macerie di progetti di sinistra più o meno moderati, tra leader leggeri come vapore acqueo, come Veltroni e Bersani, in teoria suoi principali avversari diretti, solo lui stesso è in grado di contrastare paradossalmente se stesso, con la sua vita d'imprenditore, showman, politco, vip, piena di luci e sopratutto ombre.
Ombre che spesso assumono contorni quasi carnali da quanto sono vere, concrete.
Non si può infatti rimanere indifferenti alle registrazioni telefoniche che ieri Anno Zero ha mandato in onda in cui, il premier, parlava con i suoi più fidi collaboratori, Dell'Utri e Confalonieri, del mafioso Vittorio Mangano, il famoso stalliere di Arcore.
Che tra un soggiorno in galera e l'altro, non aveva di meglio da fare all'uscita di una di queste, che "ricordare" al suo amico Berlusconi, come fosse pienamente a piede libero, in che maniera?
Con una bomba al cancello della sua villa.
Un'episodio che addirittura scatenò tra i tre giulivi, un mare di risa, sul modo gretto e verace del buon Mangano che - "siccome non sa scrivere mette una bomba!".
Parole di Dell'Utri.
Ora, ammesso e concesso che ognuno possa frequentare chi vuole, è senz'altro insolito che un personaggio dello spessore di Berlusconi si sia accompagnato a certi personaggi, pluri - pregiudicati, con alle spalle un curriculum mafioso di primo piano.
Che sia solo un caso?
Evidentemente no, dato che Dell'Utri definisce Mangano - "un eroe".
In altro paese, basterebbe e avanzerebbe per portare un personaggio politico, in maniera particolare il presidente del consiglio alle dimissioni.
Invece continua a passare il messaggio del complotto, del rovesciamento della "volontà dei cittadini" tramite l'uso distorto della giustizia da parte dei magistrati "comunisti".
Aggettivo che oggi fa quasi sorridere, vista la mollezza del Partito Democratico verso ogni tipo di iniziativa politca anche minimamente radicale.
Tralasciando, comunque, i processi, le connessioni mafiose i pentiti, i politici, che in qualche maniera hanno "nominato" Berlusconi, per la cui analisi, basta e avanza la presenza del bravo Travaglio, quello che permane è la figura di un presidente del consiglio, fumosa, poco trasparente, di cui il nostro paese oggi non avrebbe certo bisogno.
Non m'interessa personalmente sapere se Berlusconi, abbia avuto rapporti con la mafia, sia un'evasore fiscale o abbia riciclato fondi neri, a quello, come credo tutti, grazie ad una minima capacità deduttiva che ogni essere umano ha, ho già dato risposta.
Ma non credo sia possibile per un'uomo politico, continuare a fare il proprio lavoro indipendentemente dai processi che lo coinvolgono.
E' vero, Berlusconi non è mai stato condannato (anche se prescritto più volte...), è giusto sempre dare il beneficio del dubbio a tutti, ma intanto, per un presidente del consiglio, così profondamente invischiato in vicende così disgustose, l'unica strada sarebbe quella delle dimissioni, della sospensione del proprio mandato.
Invece si attaccano i magistrati, si grida al giacobinismo, alle ghigliottine mediatiche, sgomitando, urlando, in maniera del tutto inutile, anzi rafforzando l'idea che la democrazia in Italia non esista, che la giustizia sia uguale non proprio per tutti.
E facendo di tutto tranne che fugare i dubbi.
Lasciando a terra esangue, l'unica vera vittima della contesa, l'Italia.
Qui sotto il video delle registrazioni mandate in onda da Santoro, ieri sera.
A voi trarre le conclusioni.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento