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mercoledì 12 agosto 2009

Berlusconi? No, Vendola. Apoteosi del sogno utile.

La notizia la commento solo ora, anche se ha qualche giorno (quattro in particolare, per il web è praticamente un'era geologica), ma è una di quelle che non ti puoi far sfuggire.
Sopratutto per chi come me e lo ammetto in tutta franchezza, con il buon Nichi ha davvero il dente avvelenato.
Perchè?
Perchè personalmente ero uno degli "affezionatissimi" sin dai tempi della rubrica "Il dito nell'occhio" su Liberazione e non vedevo l'ora che "Nikita" prendesse il posto di Bertinotti alla guida di Rifondazione dopo la parentesi anonima del segretario a gettone, Giordano.
Bene, Vendola è uno dei politici che mi hanno deluso di più in assoluto.
Capace di dire e fare tutto e il contrario di tutto.
Se la "sinistra" in Italia è una galassia di partitini in buona parte è anche colpa sua.
Dopo aver sfasciato Rifondazione all'indomani di un congresso in cui aveva detto (da perdente) di "non voler lasciare il partito per cambiarlo dall'interno", (infatti puntualmente è successo il contrario), dopo aver gonfiato il tesseramento 2008 per cercare in tutti i modi di vincere (la solita Castellammare di Stabia in cui per il PD sono stati tesserati anche i morti), dopo aver denigrato il partito da cui proveniva (un partito di feticci e simboli anacronistici) e in cui ha militato per quasi un ventennio, dopo le aperture politiche al PD, l'UDC e addirittura a ex fascisti come la Poli Bortone (lista Io Sud) per le prossime regionali in cerca di riconferma, dopo aver re-impastato una giunta come quella pugliese senza spiegazione alcuna e con personaggi quantomeno discutibili, (tutti ex margheritini e gran parte dell'UDC) ecco anche la ciliegina.
Cito dalla lettera aperta che lui stesso ha spedito a Desiree Digeronimo, una dei Pm che dovranno indagare sulla vecchia giunta pugliese, finita nei guai per colpa di appalti truccati e altre amenità nell'ambito della gestione della sanità pubblica della regione:
”L’amore per la verita’ non mi consente piu’ di tacere. Ho l’impressione di assistere ad un
paradossale capovolgimento logico per il quale i briganti prendono il posto dei galantuomini e viceversa” - e ancora - "la sua indagine, dottoressa Digeronimo, sta diventando, suo malgrado, lo strumento di una campagna politica e mediatica che mira a colpire la mia persona - prosegue - pur non essendo io accusato di nulla".
Bene è vero, Vendola in tutta questa storia, non è indagato e molto probabilmente non c'entra nulla.
Il problema è questo, perchè sente il bisogno di difendersi dalla magistratura come un qualsiasi sgherro di Berlusconi e sopratutto con le stesse modalità del Cavaliere, ovvero, quelle della delegittimazione?
Questo lo considero gravissimo e lo considero un clamoroso autogol politico.
E difatti le critiche, arrivate a pioggia, sia in maniera puntuale e precisa come da Travaglio sul suo blog, voglioscendere, o da vari giornali della carta stampata, sia da personaggi di dubbia integrità morale come Gasparri che ne approfitta per fare di tutta l'erba un fascio tra "destra e sinistra", non hanno tardato ad arrivare.
Frasi come questa poi: “La prima anomalia e’ che lei non abbia sentito il dovere di astenersi, per la ovvia e nota considerazione che la sua rete di amici e parenti le impedisce di svolgere con obiettivita’ questa specifica inchiesta." - paiono proprio uscite dalla bocca dell'ometto di Arcore.
Credo personalmente che un pm dovrebbe essere in grado di saper elevarsi sopra la propria "soggettività" per dare un riscontro "oggettivo" ed essere quindi obbiettivo nel giudizio.
Cosa che evidentemente Vendola non vede nella Digeronimo.
Se si dubita di questo però, si mette in discussione tutta la magistratura e chiedendo di astenersi dall'indagare, si richiede un uso ad personam delle figure giudicanti ad essa legata.
Come di continuo fa e chiede sempre dall'alto dei suoi mezzi di comunicazione, proprio Silvio Berlusconi.
Se questa deriva politica ha colpito anche la cosiddetta "sinistra radicale" (anche se SeL al sottoscritto pare tutto fuorchè radicale e forse a ben vedere nemmeno poi tanto di sinistra), si capisce perchè l'elettorato potenziale della "sinistra diffusa" nel nostro paese non vota o "migra" verso Di Pietro.
Ma il peggio è questo (e forse farebbero bene ad accorgersene velocemente anche gli elettori di Sinistra e Libertà), Vendola è un politicante, un potentato della politica, se nonostante la sua pulizia penale, non perde tempo a usare i mezzi di comunicazione, che lui stesso indica come veicoli denigratori (allora perchè usarli?) della sua persona, per difendersi mettendo in dubbio la capacità di giudizio di uno dei pm che dovranno giudicare la sua ex giunta.
Vendola comincia pericolosamente ad assomigliare ai tanti "animali politici" che animano il nostro panorama istituzionale, intoccabile quando toccato.
Così vista la sua immagine politica in pericolo si premura di "mettere le mani avanti", ma sopratutto, dopo che la sua giunta è stata coinvolta probabilmente in fatti illeciti, corre ai ripari, cancellandola tutta meno un elemento, lui.
Questa è la cosa grave, "l'io sono".
Io sono pulito, non mi giudicate.
Se sei pulito dico io, fatti giudicare, in silenzio e magari anche se non hai fatto niente, come farebbero in altri paesi del mondo, dimettiti.
Stando al suo posto, Vendola fa vedere come la sua politica sia essenzialmente autoreferenzialità, da lì la sua preoccupazione, quella di poter perdere voti e magari di venir messo in un angolo e non essere più "l'esponente di spicco del centrosinistra", per la Puglia, in vista delle regionali del prossimo anno.
Con buona pace dei "contenuti" di sinistra e dei "sogni utili" e sopratutto con buona pace di un elettorato che ancora non vede nascere nessun soggetto politico ai margini di SeL ma intanto vede i suoi politici agitarsi per non lasciare una poltrona o più poltrone che ormai sono di nuovo in ballo e in cui sarà molto difficile risedersi...

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