Il direttore intercambiabile, Vittorio Feltri, che una volta dirige il Giornale e un altra fa a scambio con la sua copia giornalistica - Belpietro - alla direzione dell'altro quotidiano destrorso Libero, (tanto che i due fogli, sembrano un unico grande quotidiano difficile da distinguere), oggi, è riuscito nel difficilissimo compito di superare in peggio se stesso.
Se esiste una dignità, oltre alla deontologia professionale, Feltri, da oggi vi rinuncia nel peggiore dei modi, attraverso un delirio giornalistico in cui esprime tesi bizzare che farebbero impallidire la logica di un undicenne.
Già nei giorni scorsi, i pennivendoli di destra erano riusciti a prevedere i mandanti dell'attentato di Oslo - i terribili terroristi islamici di Al Qaeda, orfani di Bin Laden - salvo poi dover ritrattare dopo che l'attentatore si svelava ariano, cristiano ortodosso, e sopratutto di destra; oggi, la perla giornalistica oltre ogni limite della ragione umana.
Se già secondo Feltri il problema non era lo squilibrio mentale di un uomo trentenne e le tendenze estremiste di nuovi blocchi politici di destra, ma piuttosto il "multiculturalismo" - "il razzismo e il multiculturalismo, (quindi l'accoglienza degli islamici) sono due facce della stessa medaglia.
Se si vuole eliminare il razzismo, basta eliminare il multiculturalismo" - oggi addirittura il nostro, dopo l'apologia razzista dalle colonne del Giornale, ci sfodera pure le sue doti scientifiche di matematico-antropologo, riuscendo nel difficile compito di sintetizzare le due discipline in una sola semplice equazione.
Alla base di tutto, l'egoismo.
Si, perchè in fondo in fondo, questi ragazzotti laburisti, in gita sull'isola-fiordo norvegese, hanno come al solito manifestato, una delle caratteristiche tipiche della "sinistra", l'essere pavidi, senza coraggio, ma sopratutto egoisti.
Secondo il fine ragionamento di antropologia spiccia di Feltri, anche "gli animali, hanno capito che conviene riunirsi contro il nemico naturale, in branco", ma gli animali non conoscono l'egoismo e preferiscono il "bene comune", il bene del "branco" a quello individuale.
Se già questo basterebbe a far vacillare la credibilità sulla reputazione del direttore, (e a muovere qualche obiezione bio/etologica) c'è pure dell'altro e qui a vacillare non è più la considerazione professionale, ma la sanità mentale dello stesso.
Feltri fa un semplice calcolo matematico, anzi aritmetico, in fondo, pensa il direttore, sull'isola c'erano 500 persone, fossero state 15 sarebbe stato difficile...ma insomma, erano 500 contro uno...vabbè lui era armato, ma si fossero tutte scagliate contro di lui...si probabilmente qualcun'altro sarebbe anche morto nel tentativo, ma prima o poi, "l'unione avrebbe fatto la forza" e dunque il mostro sarebbe stato sopraffatto...
Perchè dunque nessuno ha reagito?
Ma si sa, l'egoismo umano, se poi è innestato ad una formazione culturale e politica di sinistra, non può che produrre cittadini pavidi come quei ragazzi norvegesi, incapaci di replicare al signor Breivik, templare-nazista-cristiano dei giorni nostri.
Dunque seguendo lo stesso filo logico, il paragone più banale che viene da fare è quello con lo sterminio degli ebrei nei lager nazisti, in fondo vuoi mettere 6 milioni di ebrei contro "poche" centinaia di migliaia" di SS?
Anche gli ebrei però sono pavidi e a volte sono pure di sinistra, vedi Marx, padre di quella dottrina marxista, tanto odiata dall'attentatore di Oslo e progenitore del multiculturalismo inquinante la purezza "europea".
Qualcuno un giorno spiegherà a certi teorici che l'Europa, si è formata per via dell'unione e della fusione di ceppi etnici diversissimi tra loro ed è quindi ovviamente, per sua stessa natura un'insieme multiculturale, prima che esistessero divisioni politiche e giuridiche tra una nazione e l'altra a giustificare bislacchi sensi di appartenenza etnica o nazionalista.
Quello che rimane intatto e cieco, dopo tali digressioni, è l'odio, che si scontra con la vera differenza tra noi è la maggior parte del mondo animale, ovvero la capacità di ragionamento, che nell'essere umano può produrre devastanti e opposti effetti, può cioè, far pianificare un piano criminale, o può far comprendere empaticamente - cosa che avrebbe dovuto fare Feltri dall'alto della sua intelligenza ed esperienza di giornalista - che, il nostro percepire noi stessi e il nostro senso del pericolo, il nostro istinto di conservazione, non sempre vanno di pari passo con la "ratio" (in questa situazione è proprio il caso di dire, estrema) e magari si scontrano con la paura, direi sentimento normalissimo in certi casi, di perdere la cosa più preziosa, la propria vita.
Feltri, quando si esprime in questi termini, non fa che la stessa cosa dell'attentatore norvegese, mette da parte la sua capacità di ragionamento, la sua intelligenza, anche emotiva e la usa al suo servizio, piegandola ai propri interessi astratti e in questo, è assolutamente ed egualmente pericoloso, perchè da adito, a frange estreme di sentirsi in qualche modo qualificate a covare risentimento, contro una massa di paurosi e spiantati giovani senza ideali che non sanno nemmeno difendere loro stessi.
Che era un po' anche lo stesso senso e l'imputazione di colpa alla base delle deliranti righe lanciate su internet poche ore prima della strage, dall'attentatore norvegese.
All'eroe Feltri che si sarebbe sicuramente scagliato contro l'arcinemico nazista per proteggere qualche giovane vita, allora dico, parlando da profano di etologia, che se è vero che un branco di iene si coalizza contro un solo leone, perchè ha anche armi di offesa, è anche vero che chi non ha armi di offesa ma solo di difesa, non può far altro che fare l'unica cosa che sa fare e cioè correre, come fa appunto un branco di gazzelle.
Ma sopratutto, caro Feltri, io di leoni con in braccio un fucile, non ne ho mai visti.
lunedì 25 luglio 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
feltri vuol quindi dire che venti milioni di italiani stufi di questa congerie di politici corrotti e corruttori, faccendieri, giornalisti prezzolati e pXisti di varia natura e specie potrebbero spazzrli via in un lampo... Mah.. non sarebbe una cattiva idea....
RispondiEliminaUn ritratto del direttore intercambiabile: http://eddaje.wordpress.com/2011/07/26/ritratto-di-vittorio-feltri/
RispondiEliminaFeltri è l'ennesimo esempio del livello infimo a cui siamo arrivati nel nostro paese...
RispondiElimina